RIVANAZZANO 17/11/2009:
Folla per Tremonti. “Il Padre nostro dice... rimetti a noi i nostri debiti”
Il giorno, soprattutto, della visita di Giulio Tremonti. Il ministro dell'Economia è arrivato super scortato e subito si è diretto in corso Repubblica, dove già da un'ora lo attendeva la folla. Al suono del battimani Tremonti si è unito di fronte all'entrata della banca al vescovo monsignor Martino Canessa, al sindaco Romano Ferrari e al presidente della banca Serafino Passanetti. La benedizione, il taglio del nastro, poi tutti dentro la filiale per i discorsi.
Il presidente Serafino Passanetti ha subito ringraziato il ministro per aver “sdoganato dall'immagine di banche minori le realtà come la nostra”. Poi ha spiegato lo spirito imprenditoriale che anima il Credito cooperativo richiamando l'enciclica Caritas in Veritate. “Benedetto XVI – ha detto il presidente - ci insegna che si può fare impresa e nello stesso tempo perseguire fini di utilità sociale”.
Tremonti ha immediatamente preso la palla al balzo per dare una stoccata alle banche. E seguendo il filone religioso ha rammentati il Padre Nostro, in cui “ad un certo punto si dice 'rimetti a noi i nostri debiti'. Magari non si può fare così – ha detto ironico Tremonti - ma un leasing più umano un po’ di moratoria... è nello spirito di banche come questa”. Infine un accenno alla crisi economica mondiale. “E' una bella coincidenza il taglio del nastro di oggi con le notizie, così come dicono i numeri, sulla fine della recessione. Speriamo che la tendenza positiva prosegua”.
Una visita in relax alla sala consiliare con il sindaco, qualche foto di gruppo, una fetta di salame di Varzi, poi Tremonti è tornato sull'auto blu super scortata.
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