Vladimir Putin e l’ascesa del petro-rublo
Di Mike Whitney - Fonte: http://www.uruknet.info
Visto su http://www.comedonchisciotte.org/, traduzione a cura di AMIR AHMADI
Bill O' Grady, A.G. Edwards.
Il 10 di maggio, durante il suo discorso al Parlamento sullo Stato della Nazione, il Presidente Vladimir Putin ha annunciato che
Se
”Il rublo deve diventare un mezzo più diffuso per le transazioni internazionali” ha detto Putin. “A questo punto, abbiamo bisogno di aprire una borsa in Russia per il commercio di petrolio, gas ed altri beni da pagare in rubli.”
Il piano di Putin è simile a quello dell'Iran, che ha annunciato l'apertura di una “Borsa del Petrolio” nell'isola di Kish entro due mesi; tale borsa permetterebbe la transazione del petrolio in petro-euro, a scapito del dollaro. L'azione iraniana ha intensificato la belligeranza dell'amministrazione Bush ed ha messo i due paesi sulla strada della Guerra. E' il caso di ricordare che Saddam venne attaccato appena sei mesi dopo aver adottato la conversione in euro. L'Iran dovrebbe aspettarsi un simile destino.
Gli Stati Uniti sono obbligati a proteggere il monopolio del dollaro nel mercato del greggio, o perderà il vantaggio di costituire di fatto la “riserva di valuta del mondo”. Fintanto che rimarrà tale, gli Stai Uniti potranno mantenere il loro vertiginoso debito nazionale a quota 8.4 trilioni (ed il deficit di scambi a circa 800 milioni di $) senza paura di altalenanti tassi di interesse o iper-inflazione.
Il monopolio Americano nel commercio del petrolio rappresenta la più grande frode nella storia: il dollaro è l'equivalente di un assegno scoperto su un conto in rosso di 8,4 trilioni. Tristemente, l'amministrazione Bush ha tutte le intenzioni di difendere il suo racket estorsivo eliminando ogni concorrente del dollaro. Questo significa che la crescente coalizione di stati (Venezuela, Russia, Iran) che stanno minacciando di allontanarsi dall'aura del biglietto verde può aspettarsi solamente di dover affrontare tutta la rabbia dello Zio Sam.
Sventolare la bandiera di guerra potrebbe essere un'opzione con l'Iran, ma come la mettiamo con
L'amministrazione sta enucleando tutte le possibili alternative e sta sviluppando una strategia in grado di schiacciare la ribellione di Putin. (Questo spiegherebbe perché Fareed Zacharia, editore di Newsweek e portavoce del Consiglio per le Relazioni Internazionali, ha chiesto al suo ospite della rubrica “Foreign Exchange” di questa settimana se ritenesse plausibile pensare che Putin potrebbe essere “assassinato”?!?)
Nell'articolo di Dave Kimble "Collapse of the petrodollar looming", recentemente pubblicato, l'autore fornisce i dettagli dell'importanza della Russia nel mercato globale del greggio.
“Le esportazioni russe di petrolio rappresentano il 15,2% del totale mondiale, rendendolo un giocatore molto più significativo dell'Iran, con un volume di esportazioni pari al 5,8%.
Ovviamente, non è interesse della Russia trattare con i suoi partner europei ancora in dollari, tanto quanto non lo sarebbe per gli Stati Uniti trattare con il Canada in rubli. Putin può rafforzare l'economia russa e dare lustro al prestigio del paese, da superpotenza energetica, grazie alla transizione verso il rublo.
Ma Washington permetterà a Putin di riuscirci?
Il Consiglio per le Relazioni Internazionali (CFR), la riservata organizzazione di 4.400 Americani d'elite provenienti dai campi dell'industria, finanza, politica e industria bellica (che guidano il macchinario statale dietro la maschera della democrazia) ha già emanato un conciso attacco verbale a Putin (“La direzione sbagliata della Russia”; Manila Times), sottolineando cosa ci si aspetta dalla Russia affinché si ri-allinei agli standard di condotta americani. Il testo sostiene che
L'America non è mai stata amica della Russia. Essa ha approfittato appieno della confusione che ha fatto seguito alla caduta dell'Unione Sovietica per applicare le sue strategie neoliberali, i cui effetti hanno distrutto il rublo, schiacciato l'economia, e trasferito le vaste risorse dello stato ad una manciata di oligarchi corrotti. Putin, autonomamente, ha rimesso
Gli USA stanno assumendo il loro tradizionale ruolo di antagonista della Russia installando altre basi militari nell'Asia Centrale, contribuendo all'instabilità in Cecenia, isolando
Al prossimo summit del G-8, la prossima settimana, dovremmo aspettarci un attacco a tutto campo dei media per far apparire Putin come l'ultima incarnazione di Adolf Hitler. (E' il caso di sottolineare che l'annuncio della volontà di Putin di convertire le transazioni petrolifere in rubli non è apparso in NESSUN media occidentale. Come il rapporto di Downing Street, il bombardamento di Fallujah, o le “artefatte” elezioni del 2004, i media occidentali evitano scrupolosamente qualsiasi argomento che possa gettare luce sulle reali operazioni del governo USA).
La sfida di Putin al dollaro è la prima cartuccia di una guerriglia che finirà con la distruzione del biglietto verde e la restaurazione della parità tra le nazioni della terra. Essa rappresenta un tacito rifiuto ad un sistema che ha bisogno di coercizione, torture e guerre senza fine per mantenere la supremazia globale. Quando il dollaro inizierà il suo inevitabile declino, il paradigma economico-globale collasserà, la macchina da guerra americana si arresterà, ed i soldati torneranno a casa.
A quel punto, dovremo dire grazie a Vladimir Putin ed all'ascesa del petro-rublo.
Fonte: http://www.uruknet.info
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Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di AMIR AHMADI