Noé Terzo Millennio

27.11.09

l'uomo volante e le 18 tonnellate di inchiostro per stampare dollari USA

L'influenza morde ancora il termometro caprino ma è in via di estinzione e sta andando via da sola.

Si vede che non si è trovata bene...!

Prima di entrare nel merito, vi segnaliamo la scoperta del secolo pubblicata da Corriere.it in home page e segnata qui a fianco.

Riassumendo in breve: gli uomini non volano.

Già.

Passiamo ora alle notizie economiche.

Interessante questo grafico apparso su Russel Investments che pretende di fotografare un po' l'economia statunitense.

Il risultato sembra proprio il ritratto di un bel giovane, con qualche ruga magari, ma tutto sommato un bel giovane.

Con un click potete andare alla versione interattiva (consigliata)




Non c'e' male, proprio un bel quadretto.

Il debito corporate tende a scendere verso l'area della normalità, giusto la volatilità preoccupa un pochino, e poi c'e' un solo valore fuori scala: i ritardi nei pagamenti dei mutui. E anche l'inflazione non sta tanto bene, così vicina al valore minimo.

Aggiungiamo solo giusto una piccola foto...

Debito pubblico americano in miliardi di dollari




(ed è tutto da vedere se le barrette rosse effettivamente diminuiranno nel 2010-2011 e così via)


Non sappiamo resistere e aggiungiamo un'altra foto sul caminetto caprino, ma non senza titolone

USA, un mutuo su 4 è underwater




Chi non ricordasse cos'e' un mutuo underwater puo' rifarsi a questo nostro post.

La situazione è leggermente migliorata, anzichè peggiorare come era prevedibile, e si è passati dall'esorbitante 32% di metà agosto al 23% circa di oggi. Evidentemente il mercato della casa negli USA non è peggiorato, evitando così il tracollo.

Stiamo a vedere come procedono i prossimi mesi.

Sicuramente tutto bene.

Ehi, guarda, un uomo volante.


Concludiamo con un interessante dato scovato dall'affezionato lettore Pluto, sempre non senza titolone:

USA, 18 tonnellate di inchiostro al giorno per stampare dollari




Certo che ne stampano di banconote, con 18 tonnellate di inchiostro al giorno..chissà quante?

Saluti felici

Felice Capretta

24.11.09

Tremonti offre alla Cina un trattato 
per la "nuova Bretton Woods" 


24 novembre 2009 (MoviSol) - Parlando alla scuola centrale del Partito Comunista Cinese il 20 novembre, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha dichiarato che la crisi non è finita e che una vera soluzione può venire solo da un trattato internazionale tra i governi, che egli ha chiamato una nuova Bretton Woods. 

Tremonti ha spiegato: "Io, dopo il disastro, ritenevo che andassero salvate solo le banche che finanziavano le famiglie e le imprese. Invece, sono state salvate tutte. In questo modo abbiamo guadagnato tempo, ma non abbiamo risolto il problema. E così il rischio di una nuova crisi è sempre incombente". 

Le borse finanziarie "sono tornate ai livelli pre-crisi e i derivati sono tornati a crescere ad una velocità spaventosa". "In tutto il mondo i governi sono intervenuti usando due mani. Con una hanno immesso un'enorme massa di liquidità nel sistema. Con l'altra hanno trasformato debito privato in debito pubblico." Tali interventi hanno migliorato i bilanci delle grandi banche d'affari, ma non quelli dello stato, e "una parte enorme di questo denaro è rimasto dentro le banche stesse, che oggi con quei soldi stanno facendo profitti contraendo prestiti all'un per cento e reinvestendo in strumenti finanziari che danno rendimenti del 5 o 6 per cento". 

"Alla fine degli anni '90, di fatto si è consegnato il potere di battere moneta, che era un potere degli stati sovrani, nelle mani delle banche e del mercato", permettendo alle grandi banche di contare più dei governi. Nonostante la crisi abbia "riportato gli Stati al centro di tutto, tuttavia c'è ancora un'enorme messa di finanza che sta nelle banche, fuori dal controllo degli stati stessi ma adesso bisogna fare qualcosa di completamente nuovo". 

"Non possiamo certo pensare di risolvere i problemi emersi dalla crisi con una serie di nuove regole tecniche scritte dai banchieri", ha affermato Tremonti, riscuotendo l'applauso del pubblico. "Oggi abbiamo bisogno di uno sforzo politico collettivo per definire il nuovo ordine, un trattato internazionale per definire una nuova Bretton Woods, che deve essere il frutto di uno sforzo multilaterale, non solo nella partecipazione ma anche nella sua stesura", ha detto il ministro italiano. "Ho l'onore di depositare qui una prima bozza del mio trattato. Non avrei potuto immaginare una sede migliore". 

Nel corso della sua permanenza a Pechino, Tremonti ha anche incontrato esponenti del governo. Con Cao Xiqing, direttore generale della China Investment Corporation, Tremonti ha discusso la possibilità che il fondo investa in Italia in progetti di "comune interesse". Egli ha anche incontrato il vicepresidente Xi Jinping, che ha accettato un invito a visitare l'Italia nel 2010.

http://www.movisol.org/09news227.htm

17.11.09

RIVANAZZANO 17/11/2009:

Folla per Tremonti. “Il Padre nostro dice... rimetti a noi i nostri debiti”  

RIVANAZZANO - Poliziotti sui balconi, carabinieri e finanzieri ad ogni angolo di strada, gente che si affolla, via vai di lampeggianti e auto blu. Lunedì pomeriggio per Rivanazzano è stato un grande giorno. Il giorno del convegno di livello nazionale sul federalismo fiscale (presenti i direttori generali dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera e di Equitalia, Marco Cuccagna e il commissario straordinario dell'Inps Antonio Mastrapasqua). Il giorno dell'inaugurazione di un nuovo sportello della Banca Centropadana di Credito Cooperativo.(...) 

Il giorno, soprattutto, della visita di Giulio Tremonti. Il ministro dell'Economia è arrivato super scortato e subito si è diretto in corso Repubblica, dove già da un'ora lo attendeva la folla. Al suono del battimani Tremonti si è unito di fronte all'entrata della banca al vescovo monsignor Martino Canessa, al sindaco Romano Ferrari e al presidente della banca Serafino Passanetti. La benedizione, il taglio del nastro, poi tutti dentro la filiale per i discorsi. 

Il presidente Serafino Passanetti ha subito ringraziato il ministro per aver “sdoganato dall'immagine di banche minori le realtà come la nostra”. Poi ha spiegato lo spirito imprenditoriale che anima il Credito cooperativo richiamando l'enciclica Caritas in Veritate. “Benedetto XVI – ha detto il presidente - ci insegna che si può fare impresa e nello stesso tempo perseguire fini di utilità sociale”. 

Tremonti ha immediatamente preso la palla al balzo per dare una stoccata alle banche. E seguendo il filone religioso ha rammentati il Padre Nostro, in cui “ad un certo punto si dice 'rimetti a noi i nostri debiti'. Magari non si può fare così – ha detto ironico Tremonti - ma un leasing più umano un po’ di moratoria... è nello spirito di banche come questa”. Infine un accenno alla crisi economica mondiale. “E' una bella coincidenza il taglio del nastro di oggi con le notizie, così come dicono i numeri, sulla fine della recessione. Speriamo che la tendenza positiva prosegua”. 

Una visita in relax alla sala consiliare con il sindaco, qualche foto di gruppo, una fetta di salame di Varzi, poi Tremonti è tornato sull'auto blu super scortata.